Yeti Stampa

Questa creatura cammina come una persona, ma è grande una volta e mezza un uomo ed è coperta di pelo bianco.

Yeti GS 4

1.200 PE

N umanoide mostruoso Grande (freddo)

Iniz +1; Sensi fiuto, scurovisione 18 m; Percezione +10

Difesa

CA 17, contatto 10, impreparato 16; (+1 Des, +7 naturale, -1 taglia)

pf 45 (6d10+12)

Temp +6, Rifl +6, Vol +6

Immunità freddo

Debolezze vulnerabilità al fuoco

Attacco

Velocità 12 m, Scalare 9 m

Mischia 2 artigli +9 (1d6+4 più 1d6 freddo)

Spazio 3 m; Portata 3 m

Attacchi speciali sguardo terrificante, squartare (2 artigli, 1d6+6 più 1d6 freddo)

Statistiche

For 19, Des 21, Cos 15, Int 9, Sag 12, Car 10

Att base +6; BMC +11; DMC 22

Talenti Attacco Poderoso, Incalzare, Tempra Possente

Abilità Furtività +1 (+9 nella neve), Intimidire +9, Percezione +10, Scalare +21; Modificatori razziali +4 Furtività (+11 nella neve)

Linguaggi Aklo

QS freddo

Ecologia

Ambiente montagne fredde

Organizzazione solitario, coppia o tribù (3-8)

Tesoro standard

Capacità Speciali

Freddo (Sop) Il corpo di uno yeti genera freddo intenso, infliggendo 1d6 danni alle creature che entrano in contatto con esso con un attacco senz’armi o un attacco naturale, o quando colpisce un avversario con i suoi artigli o il suo attacco squartare.

Sguardo terrificante (Sop) Le creature entro 9 metri che incontrano lo sguardo di uno yeti devono superare un Tiro Salvezza sulla Volontà con CD 13 o essere paralizzati dalla paura per 1 round. È un effetto di influenza mentale, paralisi e paura. Una creatura che supera il Tiro Salvezza non può subire gli effetti dello sguardo terrificante dello stesso yeti per 1 giorno. La CD del tiro salvezza è basata sul Carisma.

Misterioso e raro da incontrare (tranne che per le sue vittime), lo yeti è un enorme abitante dei più solitari ed impervi picchi montani. Coloro che vivono lungo le pendici di tali montagne narrano di “abominevoli uomini delle nevi” che scendono dai monti per portare via bestiame e perfino persone lasciando dietro a sé soltanto le impronte di enormi piedi nudi sulla neve insanguinata.

Anche se le storie degli yeti sono accurate nel descrivere la loro ferocia, silenziosità e immensa Forza, non lo sono nel parlare del loro temperamento e delle loro origini. Vivono in piccole tribù sulle montagne, lontani dal contatto con le altre razze. Quelli fra loro più sanguinari e feroci vengono scacciati ed esiliati, e senza il supporto della tribù si trovano a razziare gli insediamenti a valle, perpetuando così il mito dello yeti come demone incarnato.

La fonte della follia sanguinaria che coglie alcuni di essi può essere rintracciata in un’unica fonte: la vicinanza ad altre bizzarre ed antiche dimensioni. I rifugi degli yeti si trovano in luoghi dove i confini fra questo mondo e gli altri è più sottile. Non si sa se gli yeti siano invasori provenienti da queste dimensioni o dal Piano Materiale, ma sembra chiaro che qualunque sia la loro provenienza, gli yeti non amano gli abitanti di queste strane dimensioni, e fanno perfino da guardiani contro le intrusioni nel Piano Materiale.